Vasco Rossi ricorda il papà antifascista e fa arrabbiare la destra: «Non ci crederai ma sono tornati»

La recente polemica che ha coinvolto Vasco Rossi, ha fatto discutere molto sia nei media che nella politica. Tutto è iniziato con un post che Vasco ha pubblicato per ricordare suo padre, Giovanni Carlo Rossi, conosciuto come Carlino, nel giorno dell’anniversario della sua morte, il 31 ottobre.

Questo ricordo, pieno di emozione e orgoglio, ha causato diverse reazioni, soprattutto tra i politici e i media che appoggiano il governo.

Carlino Rossi: prigioniero durante la Seconda Guerra Mondiale

Nel suo messaggio, Vasco Rossi ha voluto onorare la memoria di suo padre, un uomo che ha vissuto in prima persona gli orrori della Seconda Guerra Mondiale e che ha pagato un prezzo altissimo per il suo coraggio.

Carlino Rossi era un camionista che, dopo l’8 settembre 1943, fu catturato dai tedeschi sull’Isola d’Elba e portato in un campo di lavori forzati a Dortmund, in Germania. Rimase lì per due anni, rifiutandosi di combattere per i nazisti e tradire il suo Paese. Quando tornò, pesava solo 37 chili ed era segnato sia fisicamente che psicologicamente.

Vasco ha raccontato molte volte la storia del padre, descrivendo come tornò dalla Germania stremato dalla fatica e dal dolore. In un post recente, Vasco ha scritto un messaggio molto commovente:

Il 31 ottobre del 1979 te ne sei andato, piegato dalla fatica. Ricordo ancora il tuo mezzo sorriso, caro papà… dolce e gentile…

L’altra metà te l’avevano portata via i due anni passati nel campo di lavoro nazista a Dortmund, che avevi dovuto affrontare per non piegarti al Nazifascismo.

Non ci crederai… ma sono tornati… lupi travestiti da agnelli… bulli, arroganti e con facce cattive. Con i loro deliri, le loro prese in giro, la loro propaganda e la stessa ignoranza!

Io sono ancora orgoglioso di te! Viva Giovanni Carlo Rossi… Papà Carlino!

L’omaggio di Vasco Rossi al papà: un ricordo che fa polemica

Queste parole non sono passate inosservate. In particolare, hanno attirato l’attenzione di Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura alla Camera e membro di Fratelli d’Italia, che ha criticato il confronto fatto da Vasco tra il passato e il presente politico del Paese.

Mollicone ha detto di rispettare la memoria della famiglia di Vasco, ma ha definito “offensivo” il paragone tra il governo di oggi e il passato fascista. Secondo Mollicone, è un confronto “falso e offensivo” che non tiene conto delle azioni fatte dal governo per onorare la memoria dei soldati internati, come il padre di Vasco.

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Questa reazione, però potrebbe anche dimostrare che certe personalità vicine alla destra più estrema si sono sentite punte sul vivo: come ha scritto un commentatore al post di Vasco: “Le reazioni incarognite ci dicono che hai fatto centro”.

La risposta di Vasco e il sostegno dei fan

Nonostante le critiche, Vasco Rossi non si è fermato. Attraverso le sue stories su Instagram, ha continuato a condividere i tanti messaggi di sostegno che ha ricevuto dai suoi fan e da altre persone pubbliche.

Tra questi, c’è stato anche un commento di Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista, che ha difeso Vasco dicendo che i due anni di governo Meloni sono stati pieni di tentativi di riscrivere la storia d’Italia.

Vasco ha pubblicato anche i messaggi di persone comuni che lo ringraziavano per il suo coraggio: “Non c’è futuro senza ricordare il passato, purtroppo l’ignoranza è il risultato di una memoria perduta“, ha scritto un follower, mentre un altro ha lodato Carlino Rossi per il suo comportamento e Vasco per il coraggio di parlare apertamente.

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