Aggiornamento 18 settembre 2024: Totò Schillaci è morto a 59 anni.
Totò Schillaci, ex bomber della Nazionale italiana, è ricoverato in ospedale in gravi condizioni.
L’ex attaccante di Italia ’90, che da anni lotta contro un tumore, ha subito diversi interventi al colon, ma di recente le sue condizioni si sono aggravate. Sabato sera è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso e successivamente ricoverato nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo, la città dove è tornato a vivere dopo la sua carriera conclusa in Giappone.
Schillaci: dagli inizi al Messina fino al Giappone
Schillaci, nato in una famiglia umile con tre fratelli e una sorella, ha sempre avuto il sostegno del padre, di professione muratore che lo accompagnava ovunque pur di vederlo giocare. Prima di diventare calciatore, Schillaci ha fatto tanti lavori, tra cui il gommista e il garzone di pasticceria, fino al reclutamento nel Messina.
La sua carriera è decollata alla Juventus, poi all’Inter e infine in Giappone con il Jubilo Iwata, totalizzando oltre 200 gol. Tuttavia, il suo momento più glorioso rimane il Mondiale del 1990, dove fu capocannoniere con sei reti, portando l’Italia a un terzo posto memorabile.
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Nonostante la fama, Schillaci è rimasto una persona semplice, legata alle sue radici e alla periferia difficile di Palermo dove è cresciuto. Dopo l’addio al calcio, ha partecipato a vari programmi televisivi, come “L’Isola dei Famosi” nel 2004 e, più recentemente, “Pechino Express” insieme alla moglie Barbara. Quest’ultima esperienza è stata per lui una vera rivincita contro la malattia, che lo aveva costretto a subire due operazioni al colon.
Un anno fa, quando arrivò la proposta di partecipare a “Pechino Express”, Schillaci consultò i medici, preoccupato per le sue condizioni fisiche. Nonostante tutto, i dottori gli dissero che era guarito e che doveva riprendere in mano la sua vita. Schillaci accettò, affrontando l’avventura televisiva come un’opportunità per riscattarsi dalla sofferenza causata dal tumore, dalla depressione e dai pensieri negativi che lo avevano afflitto.
“Forza Totò”
La famiglia di Schillaci ha recentemente pubblicato un messaggio sui social, cercando di tranquillizzare i tanti fan preoccupati per le sue condizioni: «Totò è sotto controllo medico continuo, forza Totò», si legge nella storia su Instagram. Tuttavia, le condizioni dell’ex calciatore rimangono serie.
A loro si sono aggiunti anche personalità del calcio e della tv, come Roberto Baggio, che ha condiviso sul suo profilo le foto ricordo delle notti magiche dell’Italia ’90.
Nella clinica dell’arresto di Matteo Messina Denaro
Schillaci si trovava nella clinica oncologica La Maddalena di Palermo anche nel gennaio 2023, quando fu arrestato il boss mafioso Matteo Messina Denaro. Raccontando l’episodio, Schillaci ricordò di essere stato circondato da uomini armati, inizialmente temendo si trattasse di un attentato, per poi scoprire che si trattava delle forze dell’ordine.
Nonostante la malattia, Schillaci ha sempre continuato a impegnarsi per la sua città, Palermo. Ha fondato un centro sportivo per giovani calciatori, il Louis Ribolla, con l’obiettivo di restituire alla comunità parte di ciò che aveva ricevuto. Nel 2017 ha anche allenato una squadra di minori stranieri non accompagnati, offrendo loro l’opportunità di costruirsi un futuro migliore attraverso lo sport, proprio come il calcio aveva cambiato la sua vita.
Fonte immagini: Instagram