Siamo abituati a vedere le nonne come figure amorevoli, pronte a prendersi cura dei nipoti con infinita dedizione, coccolandoli e diventando per loro un punto di riferimento importante. Tuttavia, non sempre le cose vanno così, come dimostrano le parole di Avril Moore, una nonna australiana.
“Ho già cresciuto 3 figli, non sono una babysitter”
Con 8 nipoti, la donna ha chiarito subito con i suoi tre figli che non intende occuparsi dei piccoli eredi in modo continuativo. E lo ha ribadito in modo molto deciso con un articolo pubblicato sulla rivista australiana The Age.
Avril ha spiegato: “Gran parte della mia vita e di quella di mio marito è stata dedicata a crescere i nostri tre figli, e né io né lui siamo disposti a riprendere un impegno di tale portata.”
Secondo lei, troppo spesso le nonne sono viste come babysitter a tempo pieno mentre i genitori sono al lavoro, una situazione che non le va proprio a genio. Infatti c’è anche una questione di parità di genere nel suo articolo: “Mi irrita che, nonostante entrambi i genitori siano stati coinvolti nella crescita dei figli, ora si pretende che sia io, in quanto donna e nonna, a dovermi occupare regolarmente dei bambini.”
Il lavoro spesso non riconosciuto dei nonni
Nonostante tutto questo, Avril ovviamente apprezza molto il tempo passato con i suoi nipoti, ma per lei questo non vuol dire diventare una babysitter, un lavoro a tutti gli effetti.
Leggi anche: Nonni a tempo pieno? Ecco a quanto dovrebbe ammontare lo stipendio
Inoltre, secondo lei, queste situazioni portano spesso i nonni a provare risentimento nei confronti dei figli adulti, soprattutto quando ricevono critiche per il modo diverso in cui gestiscono i nipoti. Ritiene ingiusto che molti genitori si aspettino assistenza gratuita dai nonni per potersi dedicare al lavoro, senza dover pagare qualcuno per la cura dei bambini.
Infatti le statistiche parlano chiaro: con la crisi economica e con i crescenti costi per i servizi di cura dei bambini (babysitting, babyparking, ecc) è anche cresciuto il numero di nonni che si occupano dei nipoti per dare una mano ai figli in difficoltà.
Ci sono nonni e nonni
La posizione di Avril ha evidentemente diviso l’opinione pubblica. Da un lato, c’è chi ha criticato aspramente Avril, tra cui anche altri nonni che si occupano regolarmente dei loro nipoti e apprezzano particolarmente questo tempo di qualità passato con i bambini, nonostante la fatica:
“Proprio come alcuni nonni rifiutano di fare da babysitter, molti di noi amano questo tempo speciale. Non ho mai provato risentimento, solo gratitudine. Prenderci cura dei nostri nove nipoti per oltre 15 anni ha favorito una relazione molto stretta con tutti loro” ha detto una donna.
Dall’altro lato, molti hanno sostenuto l’idea di Avril. Un commento di supporto recita così: “Chiedere ai nonni di occuparsi dei bambini più di una volta a settimana è egoista. Li adoro, non fraintendetemi, ma non è il mio compito crescerli.”