«Pane caldo», «Pane appena sfornato»: il pane dei supermercati non è pane fresco


Com’è comodo il pane che compriamo al supermercato? Ci basta metterlo nel carrello (o a volte nel sacchetto) ed è pronto da consumare. La comodità sta nel fatto che, essendo già nel supermercato per fare la spesa, non dobbiamo recarci al panificio, e concludere così gli acquisti in un’unica soluzione.

Però: siamo sicuri che il pane del supermercato sia così buono come quello artigianale, prodotto da maestri fornai?

Nel reparto panetteria dei supermercati discount, spesso troviamo scritte come «Pane caldo», «Pane appena sfornato», «Sforniamo pane tutto il giorno».

Tuttavia, non si legge mai «pane fresco».

Questo perché il pane venduto nei discount non è realmente fresco.

Per legge, cos’è il pane fresco? e cos’è la panetteria?

Per legge, il pane può essere definito “fresco” solo se è stato preparato con un processo di produzione continuo, senza interruzioni per il congelamento o la surgelazione, a eccezione del rallentamento della lievitazione, e senza additivi conservanti o trattamenti che ne prolunghino la conservazione.

Inoltre, non devono trascorrere più di 72 ore dall’inizio della lavorazione alla messa in vendita.

La dicitura «pane appena sfornato», che troviamo facilmente in tantissimi punti vendita, può indurre il consumatore a credere che sia pane fresco di giornata, ma in realtà, le pagnotte arrivano spesso dall’estero, sono precotte e surgelate, provenienti da paesi come Germania, Spagna e Paesi dell’Est Europa.

Questo pane precotto è di bassa qualità e spesso contiene residui di pesticidi e conservanti, come hanno dimostrato degli studi recenti.

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Vengono aggiunti zuccheri e miglioratori delle farine per prolungarne la conservazione e mantenerne la morbidezza.

Nei punti vendita, il pane viene solo cotto in forni elettrici, ma può avere fino a due anni di vita grazie agli additivi presenti nell’impasto.

l Decreto interministeriale 131 definisce, inoltre, la precisa denominazione di “panificio”: impresa che dispone di impianti di produzione di pane ed eventualmente altri prodotti da forno e assimilati o affini e svolge l’intero ciclo di produzione dalla lavorazione delle materie prime alla cottura finale.

Una pratica ingannevole, ma conforme alla normativa

Questa pratica non è illegale, ma può essere considerata ingannevole.

Le diciture come «sforniamo pane tutto il giorno» non violano la legge, poiché non affermano che il pane sia fresco, ma indicano semplicemente che il pane viene sfornato più volte al giorno.

Un ulteriore aspetto critico del pane precotto e surgelato è la qualità delle farine utilizzate, spesso di bassa qualità e con tracce di pesticidi, conservanti e miglioratori.

Il consiglio, quindi, è sempre quello di leggere le etichette e rifornirsi da produttori locali.

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