Anche tu adori sgranocchiare le noci al mattino, come snack spezza fame o come spuntino pomeridiano dopo l’attività fisica?
Dovresti prestare attenzione al loro consumo, o comunque non eccedere nelle dosi.
In questo articolo, ti spieghiamo il perché.
Le noci: cosa sono e quante tipologie ne esistono
Le noci provengono dalla “noce da frutto” o “noce bianco”, un tipo di pianta appartenente al gruppo delle frutte secche, similmente a pinoli, mandorle e pistacchi. Questo frutto è tecnicamente un seme o più precisamente un achenio.
Le noci possono essere gustate sia fresche che essiccate, e dall’elemento edibile si estrae un olio arricchito di grassi salutari. Diversamente dalle comuni aspettative, il frutto fresco del noce si presenta con una consistenza carnosa e un colore verde chiaro.
L’albero di noce trova ampio impiego anche nel settore del legname. I suoi germogli sono utilizzati in gemmoterapia, mentre la corteccia e la parte carnosa del frutto vengono impiegate come pigmenti naturali.
Le noci più conosciute sono: noce comune, Noce di Sorrento, la Chandler, la Noce Lara, noce Pecan, noce del Brasile, noce di Macadamia, noce di cocco, noce moscata, noce di Cola, noce d’acagiù
Quali noci sono radioattive?
Dopo aver descritto cosa sono le noci e le varie tipologie, ci soffermiamo su una noce in particolare, quella del Brasile.
Gli esperti hanno rivelato che le noci del Brasile hanno la peculiarità di assorbire una quantità di sostanze radioattive significativamente superiore rispetto ad altri cibi.
Specialisti tedeschi hanno analizzato 21 tipologie di noci brasiliane sgusciate, inclusi 8 prodotti biologici. Questi rappresentano marche prevalenti sul mercato tedesco, con alcune disponibili anche in Italia.
Le analisi sui campioni hanno mirato a identificare la presenza e la concentrazione di sostanze radioattive, quali il Radio 226 e il 228, oltre al bromuro.
Quest’ultimo, sebbene sia un elemento naturale del suolo, può segnalare, in determinate circostanze, l’uso pregresso di bromuro di metile come fumigante, una pratica proibita globalmente dal 2015.
Le noci del Brasile assorbono sostanze radioattive
Gli specialisti hanno identificato che le noci del Brasile tendono ad assorbire una quantità di sostanze radioattive superiore rispetto a molti altri alimenti.
Questo fenomeno è attribuito all’antichità e alla notevole altezza degli alberi, che possono raggiungere i 60 metri, dotati di un sistema radicale estremamente esteso capace di captare dal terreno elementi come il radio in elevate concentrazioni.
Di fronte a questo livello di esposizione alle radiazioni, gli esperti sostengono che non dovrebbero esserci preoccupazioni immediate per la salute.
Tuttavia, secondo quanto raccomandato da Öko-Test e dagli esperti di radiazioni, sarebbe preferibile assumere il selenio attraverso integratori piuttosto che tramite il consumo di noci del Brasile, per evitare l’esposizione alle radiazioni.
Insomma, il consiglio degli esperti è di consumarle con moderazione.