Agosto 2024: dopo l’annuncio della sua malattia, il celebre fotografo il Oliviero Toscani, noto per le sue provocazioni artistiche e per le sue posizioni forti durante la pandemia, è diventato recentemente il bersaglio di una violenta campagna di attacchi online da parte dei no-vax.
La diagnosi di una grave malattia, l’amiloidosi, confermata dall’artista in una recente intervista al Corriere della Sera, ha scatenato una tempesta di insulti e teorie complottiste sui social, trasformando la sua sofferenza in un pretesto per diffondere disinformazione sui vaccini.
Cosa è successo a Oliviero Toscani
Oliviero Toscani, uno dei fotografi più influenti a livello mondiale, ha recentemente rivelato di essere affetto da una grave malattia, l’amiloidosi, con sintomi come ritenzione idrica, perdita di appetito, debolezza e stanchezza.
Questa patologia, che causa l’accumulo di proteine in organi vitali, è stata diagnosticata dopo che Toscani ha iniziato a riscontrare difficoltà motorie durante un soggiorno in Val d’Orcia. Come rivelato in un’intervista al Corriere della Sera, nel corso di un anno il fotografo ha perso 40 chili e ha dovuto affrontare un drastico cambiamento nella sua vita quotidiana.
Nonostante la gravità della situazione, Toscani ha affrontato la diagnosi con la sua consueta schiettezza, riflettendo sul passare del tempo e sull’inevitabilità della vecchiaia:
Sto vivendo un’altra vita, vengo da una generazione, quella di Bob Dylan, dove eravamo forever young, il pensiero di invecchiare proprio non c’era. Fino al giorno prima di essere così, lavoravo come se avessi 30 anni. Poi una mattina mi sono svegliato e all’improvviso ne avevo 80.
Mentre si sottopone a terapie sperimentali, Toscani mantiene un atteggiamento sereno verso la morte, sottolineando di aver vissuto una vita piena e senza rimpianti:
Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero.
Attacchi No-Vax: dai social alla speculazione
Dopo l’annuncio pubblico della sua malattia, Toscani è stato preso di mira dai no-vax, che hanno immediatamente collegato la sua condizione alla somministrazione dei vaccini anti-Covid.
Su piattaforme come X (ex Twitter), sono comparsi post che suggeriscono, senza alcuna prova, che la malattia di Toscani sia un effetto collaterale dei vaccini che lui stesso ha difeso con forza durante la pandemia.
Frasi come “Quando si dice il karma” e “Il boomerang del vaccino è arrivato” sono diventate il leitmotiv di una narrazione tossica, accompagnata da immagini del fotografo prima e dopo la diagnosi, utilizzate in modo beffardo.
Questi attacchi non si limitano a espressioni di di crudele soddisfazione per la malattia altrui, sono stati anche un’occasione per diffondere teorie del complotto e fake news, alimentando la disinformazione sui vaccini. Alcuni utenti hanno persino celebrato la malattia di Toscani come una sorta di “giustizia divina” per la sua posizione pro-vaccino, in un’escalation di crudeltà che ha scosso l’opinione pubblica.
Fonte immagini: Web
La reazione e l’indignazione pubblica
La campagna diffamatoria contro Toscani ha suscitato un’ondata di indignazione. Numerosi utenti e personalità pubbliche hanno condannato gli attacchi, definendo gli autori come “sciacalli” che sfruttano la malattia di un uomo per portare avanti le proprie battaglie ideologiche.
Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe, ha espresso il suo sdegno su X, sottolineando la meschinità di chi si avventa sulla sofferenza altrui per sostenere teorie infondate e pericolose:
Nessuno saprà mai chi sia stato il paziente zero del Covid. Oggi un branco di ‘sciacalli zero’ con nome e cognome si avventa sulla malattia e sulla sofferenza di Oliviero Toscani
Nessuno saprà mai chi sia stato il paziente zero del #COVID
— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) August 28, 2024
Oggi un branco di "sciacalli zero" con nome e cognome si avventa sulla malattia e sulla sofferenza di #OlivieroToscani