Luciano D’Adamo, l’uomo che ha perso la memoria ed è rimasto fermo a 23 anni

La trasmissione “Chi l’ha visto?” ha recentemente raccontato una storia che sembra tratta da un film, ma è tragicamente reale. Luciano D’Adamo, un uomo romano vittima di un incidente nel 2019, si è trovato a vivere un’esperienza sconvolgente al suo risveglio dal coma: ha perso la memoria e crede di avere ancora 23 anni.

Un viaggio surreale nel tempo che lo ha lasciato disorientato e spaventato, ma anche un racconto di forza e adattamento che merita di essere conosciuto.

L’Incidente e il coma: un salto nel vuoto

Tutto è iniziato nel 2019, quando Luciano D’Adamo è stato investito da un’auto pirata. L’incidente ha avuto conseguenze devastanti: Luciano è rimasto in coma per mesi, con la sua famiglia al capezzale con mille incertezze sulla sua guarigione.

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Al risveglio, la sorpresa è stata ancora più sconvolgente del previsto: Luciano credeva che fosse il 20 marzo del 1980. Nella sua mente, aveva solo 24 anni e lavorava ancora all’aeroporto di Fiumicino. Non aveva alcun ricordo degli ultimi 39 anni della sua vita.

Un risveglio shock

Quando si è svegliato, Luciano non ha riconosciuto il mondo che lo circondava. Guardarsi allo specchio e vedere un uomo di 63 anni è stato uno shock terribile per lui, tanto che ha urlato per la paura e la confusione.

Immaginate di svegliarvi un giorno e scoprire di essere diventati un perfetto sconosciuto persino per voi stessi: questo è ciò che ha vissuto Luciano. Non riconosceva sua moglie, la donna che aveva condiviso la vita con lui per decenni, e non riconosceva suo figlio, ormai adulto. Per Luciano, tutto ciò che sapeva del suo passato era svanito nel nulla.

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Dagli anni ’80 in poi: un mondo sconosciuto

Nel corso dell‘intervista a “Chi l’ha visto?”, Luciano ha raccontato il suo totale disorientamento nel trovarsi in un’epoca che non conosceva.

Per lui, il mondo era rimasto fermo agli anni Ottanta: non sapeva cosa fossero i cellulari o i computer, non aveva mai sentito parlare della caduta del muro di Berlino, della discesa in campo di Silvio Berlusconi o degli attentati dell’11 settembre.

Era come se il tempo si fosse fermato, lasciandolo indietro mentre il mondo continuava a correre. Questo salto temporale ha reso ogni cosa nuova e sconosciuta, un universo completamente da esplorare.

Fonte immagini: Rai

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