Il 2 giugno, ogni anno, si celebra la Festa della Repubblica.
Cosa successe il 2 giugno 1946?
In questo giorno si svolse il Referendum istituzionale che segnò la fine della monarchia in Italia.
Gli italiani optarono per la Repubblica e votarono per eleggere i 556 deputati dell’Assemblea Costituente incaricati di redigere la nuova Costituzione.
Questa fu la prima elezione a suffragio universale vero, poiché per la prima volta anche le donne poterono votare.
La prima Festa della Repubblica non si tenne il 2 giugno, ma si celebrò spontaneamente tra il 10 e l’11 giugno 1946, dopo l’annuncio dei risultati da parte del presidente della Corte di Cassazione Giuseppe Pagano.
Dall’anno successivo, la festa si celebrò il 2 giugno, non solo data del referendum istituzionale, ma anche anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi.
La data fu ufficialmente riconosciuta come festività nazionale con la Legge n. 260 del 27 maggio 1949.
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Perché venne abolita la Festa della Repubblica?
Nel 1977, a causa dell’elevato numero di festività infrasettimanali e del loro impatto negativo sulla produttività, le celebrazioni furono spostate alla prima domenica di giugno.
Tuttavia, la festività del 2 giugno fu ripristinata nel 2001 con la legge 20 novembre 2000 n. 336.
Questa ricorrenza è una parte fondamentale della memoria storica italiana, rappresentando il coraggio di chi difese la Patria e contribuì a creare un’Italia libera, democratica e basata sui valori fondamentali di dignità, giustizia e solidarietà.
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