Conclave 2025: la profezia di Papa Francesco sul nome del successore

Papa Francesco è morto il 23 aprile 2025, all’età di 88 anni.

Il decesso è avvenuto in Vaticano, dove il Pontefice era seguito costantemente per le sue condizioni di salute, che negli ultimi mesi si erano aggravate. Con la sua scomparsa, si chiude un pontificato iniziato nel 2013, segnato da riforme, dialogo interreligioso e un forte impegno per la pace e i più deboli.

Con la morte del Papa, si apre ora una fase cruciale per la Chiesa cattolica: il conclave, ovvero l’assemblea dei cardinali che si riunisce per eleggere il nuovo Pontefice.

Cos’è il conclave?

Il conclave è una tradizione antichissima e solenne. La parola deriva dal latino cum clave, cioè “chiuso a chiave”: infatti, i cardinali elettori (quelli sotto gli 80 anni) si riuniscono nella Cappella Sistina in totale isolamento dal mondo esterno, fino a quando non eleggono un nuovo Papa.

La votazione avviene a scrutinio segreto e serve una maggioranza qualificata (i due terzi) per scegliere il nuovo pontefice.

Ogni giornata di conclave prevede fino a quattro votazioni, due al mattino e due al pomeriggio. Dopo ogni tornata, le schede vengono bruciate: se l’elezione non è ancora avvenuta, il fumo che esce dal comignolo della Sistina è nero; quando invece il Papa è stato eletto, il fumo è bianco, accompagnato poco dopo dalla storica frase: “Habemus Papam”.

Ora il mondo guarda a Roma, in attesa di scoprire chi guiderà la Chiesa nel prossimo futuro.

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“«Quo nomine vis vocari?»


“«Quo nomine vis vocari?» – Con quale nome desideri essere chiamato?”
È questa la storica domanda che il cardinale più anziano dell’ordine dei vescovi elettori, presumibilmente Pietro Parolin (se non sarà lui stesso ad essere eletto), rivolgerà al nuovo Pontefice subito dopo la sua elezione ufficiale.

Si tratta di una delle tradizioni più antiche della Chiesa: il passaggio dal nome di battesimo a quello pontificale, un segno dell’inizio di una nuova missione spirituale.

Dodici anni fa, Jorge Mario Bergoglio stupì il mondo scegliendo un nome mai adottato prima: Francesco, in onore del Santo di Assisi e del suo messaggio di povertà e umiltà. Oggi ci si interroga su quale nome vorrà assumere il prossimo Papa.

Curiosamente, Francesco stesso, in diverse occasioni, quando gli veniva chiesto se avrebbe compiuto certe riforme, rispondeva con un sorriso: «Ci penserà il mio successore, Giovanni XXIV».

Una battuta, forse, per evitare pressioni, ma anche una rarità: è insolito che un Papa associ esplicitamente un nome al futuro successore, poiché la scelta del nome pontificale è strettamente personale e viene fatta solo dopo l’elezione, nel raccoglimento della Cappella Sistina.

Ora, il mondo cattolico attende con curiosità e speranza: chi sarà il nuovo Papa e quale nome sceglierà per segnare l’inizio del suo cammino?

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