Il papa non ammette seminaristi gay “Nella Chiesa c’è troppa aria di frociaggine”

Eppure qualche mese fa disse "Io non benedico un 'matrimonio omosessuale', benedico due persone che si vogliono bene e gli chiedo anche di pregare per me". Il Papa aveva sostenuto di desiderare una Chiesa più capace di essere vicina alle persone.

Durante una riunione a porte chiuse con i vescovi italiani, riuniti in assemblea generale per discutere il tema dell’omosessualità, Papa Francesco avrebbe affrontato la questione dell’ammissione dei seminaristi, esortando i vescovi a non accettare coloro che si dichiarano apertamente omosessuali.

Il Papa avrebbe detto: “C’è già troppa ‘frociaggine‘.” Secondo quanto riportato dal Corriere, il Papa non era consapevole del carattere offensivo di tale espressione.

Battuta o frase detta con consapevolezza?

Una battuta pronunciata da Papa Francesco per sdrammatizzare ha colpito profondamente diversi vescovi italiani durante l’assemblea generale della CEI di questa settimana, confermando che Bergoglio è contrario all’ammissione in seminario di candidati con tendenze omosessuali.

Il Pontefice ha affermato: “Nella Chiesa c’è troppa aria di frociaggine”, sottolineando che i vescovi devono seguire le direttive volute da Benedetto XVI che vietano agli omosessuali di entrare nel sacerdozio.

Secondo quanto riportato da Tgcom24, la battuta di Papa Francesco, pronunciata durante un incontro a porte chiuse, ha suscitato ampio clamore.

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Tuttavia, le parole del Papa devono essere interpretate nel giusto contesto. Francesco ha dimostrato in più occasioni di avere a cuore l’apertura della Chiesa a tutti i credenti, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.

Questo è evidente in gesti concreti come la benedizione di coppie irregolari e omosessuali e l’accoglienza di omosessuali e transessuali come testimoni di nozze o padrini e madrine di battesimo.

Qualche mese fa, infatti disse “Io non benedico un ‘matrimonio omosessuale’, benedico due persone che si vogliono bene e gli chiedo anche di pregare per me“. Il Papa aveva sostenuto di desiderare una Chiesa più capace di essere vicina alle persone.

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