Chi segue una dieta ipocalorica, o semplicemente vuole fare attenzione alla linea, spesso predilige al pane i suoi sostituti più comuni.
Cracker, grissini, gallette e pan carré danno l’illusione di garantire un minor apporto calorico e di carboidrati. Ma è davvero così?
I carboidrati: colpevoli dell’aumento del grasso corporeo?
Nel contesto delle diete finalizzate alla perdita di peso, è comune la tendenza a ridurre l’assunzione di carboidrati, spesso indicati come principali colpevoli dell’aumento di grasso corporeo.
Il pane e la pasta, ricchi di carboidrati, vengono quindi frequentemente sostituiti con alcuni dei loro derivati più noti.
Molti nutrono la convinzione che questi sostituti siano opzioni più leggere, e in termini di digeribilità possono esserlo.
Tuttavia, quando si analizzano il contenuto calorico e l’indice glicemico, la situazione non è sempre così favorevole. Prendiamo ad esempio cracker e grissini: sebbene siano alimenti disidratati e non si espandano come il pane, ciò non implica automaticamente che siano più salutari.
In realtà, la produzione di questi prodotti spesso implica l’utilizzo di grassi idrogenati di bassa qualità e zuccheri aggiunti, elementi che possono elevare i livelli di glucosio nel sangue.
Piadina e pan carrè: attenzione agli ingredienti
Numerose persone optano per la piadina come alternativa al pane, tuttavia, se credono che questa scelta contribuisca a limitare l’aumento di peso, si trovano in errore.
Le piadine tradizionali includono infatti lo strutto e, dal punto di vista calorico, una piadina equivale a 150 grammi di pane, mentre la porzione consigliata di pane sarebbe di soli 80 grammi.
Di conseguenza, il consumo di piadina comporta un apporto calorico superiore a parità di quantità.
I panini preparati con latte o olio possono anch’essi contenere ingredienti poco salubri, come lo sciroppo di glucosio, pertanto il loro consumo dovrebbe essere limitato e considerato solo come ultima opzione.
Il pan carré, sebbene sia estremamente pratico per la sua lunga conservabilità, viene trattato con alcol etilico per mantenere la sua morbidezza. Pertanto, si raccomanda di consumarlo tostato.
Inoltre, questo tipo di pane include quasi sempre grassi idrogenati e altri componenti di bassa qualità.
Esistono alternative più salutari?
Esistono alcune alternative al pane che possono effettivamente costituire scelte più salutari, purché vengano consumate con moderazione e in modo informato.
Per esempio, al posto dei crackers tradizionali si potrebbero preferire quelli a base di segale, che è ricca di proteine e fibre, anche se è importante considerare che il loro apporto calorico potrebbe essere maggiore rispetto a quello del pane classico.
Le gallette, sia di riso che di altri cereali, offrono il vantaggio di essere più leggere per stomaco e intestino, a differenza del pane che può a volte causare gonfiore. È consigliabile variare il tipo di cereale utilizzato per le gallette.
Tra le opzioni disponibili, le friselle rappresentano un’alternativa eccellente al pane tradizionale, essendo composte esclusivamente dagli stessi ingredienti del pane: acqua, farina e lievito.
Tuttavia, dato che sono disidratate, le friselle presentano un contenuto calorico superiore rispetto al pane normale.
Sostituire il pane: ecco come fare
Dalla riflessione svolta, emerge che il pane, in particolare quello fatto in casa, rappresenta la scelta più salutare e adatta a chi presta attenzione alla propria linea.
Sebbene i suoi sostituti possano occasionalmente offrire una valida alternativa, il loro utilizzo dovrebbe essere limitato a situazioni sporadiche o di specifica necessità.
È fondamentale, prima di procedere all’acquisto di prodotti come crackers o gallette, esaminare attentamente la lista degli ingredienti.
I prodotti che contengono ingredienti il più possibile vicini a quelli che si impiegherebbero per una preparazione casalinga sono da preferire rispetto ad altri, garantendo così scelte più sane e consapevoli.