Oriana Fallaci: come è morta e perché non ha avuto figli

Oriana Fallaci è scomparsa il 15 settembre 2006, all’età di 77 anni, a causa di un cancro ai polmoni. La giornalista aveva convissuto con la malattia per anni.

In un’intervista rilasciata nel 2003 al New York Times Magazine, Fallaci, ormai residente a New York, attribuiva la sua malattia alle esalazioni chimiche respirate durante la Guerra del Golfo, quando si trovava nel deserto del Kuwait, dove Saddam Hussein bruciava i pozzi di petrolio. Tuttavia, va anche ricordato che Fallaci era una fumatrice accanita, fumava circa 60 sigarette al giorno.

Le sue parole:

Credo di essermi ammalata nel deserto del Kuwait, dove Saddam bruciava i pozzi di petrolio: ho respirato quella nuvola nera e l’Alieno è entrato dentro di me”,

Io ci parlo, Lui non mi spaventa. ‘Cretino d’un masochista’, gli dico, ‘non capisci che se mi uccidi, muori anche tu? Non è più saggio convivere insieme?’. Così facendo, mi sento meglio. Del resto, trionfalmente sopravvivo. Anzi, vivacemente. Ed è per questo, immagino, che tutti i miei nemici non vedono l’ora di assistere al mio funerale, tormentandomi con le loro minacce di morte. Trionfalmente, sì, perché fumo più di quanto fumassi quand’ero sana. Vivacemente, perché lavoro più di quanto lavorassi quand’ero giovane.”

Il tumore e la metastasi: Oriana divenne cieca

Come riportato dal Sussidiario, la prima diagnosi di Oriana Fallaci risale al 1992, quando le fu diagnosticato un tumore al seno. Il medico che l’ha seguita fino alla fine, Virgilio Sacchini, racconta a Il Giornale che, a causa di una metastasi, alla fine la giornalista era diventata cieca.

Chiedeva che prestassi attenzione a lei, e non solo al tumore che la stava consumando. Era malata da dieci anni. Aveva già subito un intervento chirurgico, eseguito dal professor Veronesi. Lamentava forti dolori al petto. Volevo sottoporla subito a una gastroscopia e a una TAC, ma lei insistette nel voler partire per l’Italia, facendosi prescrivere solo omeprazolo per il reflusso gastroesofageo e uno sciroppo anti-tosse. Quando accettò finalmente di farsi curare, era quasi cieca. Uno dei nostri radioterapisti più esperti, il giapponese Yoshiya Yamada, riuscì a rimuovere la metastasi che le comprimeva il nervo ottico, permettendole di riacquistare parzialmente la vista e di riprendere il lavoro. Mai, neppure per un attimo, Oriana sperò di guarire, anche se le piaceva sentirsi invincibile.”

Oriana e la maternità: ebbe numerosi aborti spontanei

Oriana Fallaci subì vari aborti spontanei e ha parlato di questo suo grande dolore in un famoso libro “Lettera ad un bambino mai nato”

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Oriana Fallaci ha frequentemente discusso di maternità e aborto, schierandosi dalla parte delle donne e del loro diritto a decidere autonomamente sulla propria vita.

Il dramma dell’aborto ha segnato profondamente la vita di Fallaci, con la sua prima esperienza avvenuta nel 1958, durante la sua complicata e sofferta relazione con Alfredo Pieroni. Un amore tormentato che le procurò enormi sofferenze, tanto che Oriana arrivò anche a contemplare il suicidio.

Prima dell’aborto, scoprì che Pieroni non desiderava avere un figlio, una verità che la portò a considerare seriamente l’opzione dell’interruzione di gravidanza. Tuttavia, non fu necessario, poiché la giornalista subì un aborto spontaneo.

In un passaggio della sua Lettera a un bambino mai nato, Oriana Fallaci esprime tutto il dolore per l’assenza di un figlio nella sua vita:

Ho sempre desiderato avere un figlio. Uno dei più grandi dolori della mia vita è stato perdere il bambino che io e il mio compagno aspettavamo con orgoglio e allegria”.

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