Il Giovedì Grasso segna l’inizio del Carnevale, mentre il Martedì Grasso ne rappresenta la conclusione.
Ma perché questi giorni sono così speciali? Scopriamo insieme il significato di queste ricorrenze, cosa si celebra e le tradizioni ad esse legate.
Cosa si celebra il Giovedì Grasso?
Il Giovedì Grasso è una festa tradizionale cristiana che inaugura il Carnevale, un periodo di sei giorni di festeggiamenti che culminano nel Martedì Grasso.
Questo giorno anticipa il Mercoledì delle Ceneri, che segna l’inizio della Quaresima, un periodo di quaranta giorni di penitenza che precede la Pasqua (secondo il Rito Ambrosiano, osservato nella diocesi di Milano e in alcuni comuni limitrofi, il Carnevale dura fino al sabato e la Quaresima inizia la domenica successiva al Mercoledì delle Ceneri).
Durante la Quaresima, i fedeli sono chiamati a praticare la sobrietà, l’astinenza dalla carne, la penitenza e la preghiera, in preparazione alla morte e resurrezione di Gesù Cristo.
Il termine “Giovedì Grasso” ha radici nel nome stesso del Carnevale, che deriva dall’unione delle parole latine carnem (carne) e levare (togliere), cioè “eliminare la carne”. I giorni del Carnevale, infatti, rappresentano un periodo di abbondanza prima dell’astinenza che caratterizza la Quaresima. In particolare, il Giovedì e il Martedì Grasso sono giorni di festeggiamenti, banchetti ricchi di prelibatezze a base di carne, in particolare di maiale, dolci e cibi ricchi, per prepararsi al lungo digiuno che seguirà.
Ecco perché si parla di “Giovedì Grasso” e “Martedì Grasso”: in questi giorni si celebra la gioia del cibo e si fa il “pieno” di cibi ricchi, in previsione del “magro” periodo della Quaresima.
Le tradizioni del Giovedì Grasso
Il Giovedì Grasso è, dunque, un’occasione per celebrare il piacere della tavola, ed è tradizione preparare dolci e piatti tipici. Tra i dolci più diffusi ci sono le chiacchiere, che cambiano nome a seconda delle regioni (sfrappole, frappe, cenci), ma anche le castagnole, i tortelli, il sanguinaccio napoletano, il migliaccio campano e il berlingozzo fiorentino.
In cucina, protagonista indiscussa è la carne di maiale, che arricchisce piatti come salsicce con patate e braciole al sugo di pomodoro.
Anche le maschere fanno parte della tradizione del Carnevale: grandi e piccoli si travestono, giocano per le strade, lanciando coriandoli e stelle filanti. Le città si animano con sfilate di carri allegorici e maschere spettacolari.
Alcuni dei Carnevali più celebri in Italia sono quello di Venezia, che inizia proprio il Giovedì Grasso e attira visitatori da tutto il mondo, il Carnevale di Viareggio e quello di Cento. A livello internazionale, il Carnevale più famoso è senza dubbio quello di Rio de Janeiro, in Brasile.
Quando cade il giovedì grasso?
Il Giovedì Grasso è una festa mobile, il che significa che non ha una data fissa e varia ogni anno.
Lo stesso vale per tutte le altre ricorrenze legate al Carnevale e alla Quaresima, come il Martedì Grasso e il Mercoledì delle Ceneri, che mutano ogni anno in base alla data della Pasqua.
La Pasqua, infatti, non ha una data fissa e viene celebrata ogni anno in un giorno diverso.
Secondo quanto stabilito dal Concilio di Nicea nel 325 d.C., la Pasqua cade sempre la domenica successiva al primo plenilunio di primavera. Poiché l’equinozio di primavera si verifica il 21 marzo, la Pasqua può cadere tra il 22 marzo e il 25 aprile, a seconda del ciclo lunare.
Da questa data si sottraggono i 46 giorni che corrispondono alla durata della Quaresima, e così si determinano le date del Carnevale, che può cadere tra febbraio e l’inizio di marzo.