A giugno, Antonella Clerici era stata ricoverata d’urgenza per una cisti sospetta e sul suo profilo Instagram aveva scritto un post con queste parole
Come sempre voglio essere sincera con voi e raccontarvi cosa mi è successo perche’ questo possa ricordare a tutti l’importanza della prevenzione. Giovedi scorso arrivo a Roma con l’idea di stare vicino a un’amica e di andare a Napoli al concerto di @gigidalessioreal. Il mio ginecologo mi ricorda che devo controllare una cisti ovarica. Da li’ parte uno tsunami. Risonanza, ricovero, operazione. Ciao ovaie. Tutto e’ andato bene.
Oggi, a distanza di qualche mese torna con delle nuove testimonianze rilasciate al giornale “Chi”
Sulle prime non avevo afferrato la situazione e pensavo che mi sarei operata dopo le vacanze estive. Invece, i medici mi hanno spiegato che quella cisti era un tumore, andava tolta e analizzata entro 20 giorni al massimo”, ha detto la presentatrice al settimanale Oggi.
L’esame istologico ha confermato la diagnosi
Mi trovavo a Roma, la città che mi ha dato tutto: il successo, mia figlia, l’agiatezza, gli amici… Ho deciso d’istinto che avrei fatto l’intervento lì. Attraverso un’amica che era in ospedale ho avuto l’indicazione di rivolgermi al professor Vizza e lui mi ha chiamata il giorno dopo per dirmi che il lunedì era stato disdetto uno degli interventi previsti. Anche in questo ho avuto fortuna”.
Mi hanno spiegato una cosa che non sapevo: l’esame istologico ha accertato che avevo un tumore benigno ma avrebbe potuto trasformarsi velocemente in maligno. Si chiamano tumori borderline”, ha fatto sapere Antonella Clerici. Per la sorella Cristina è stato uno choc visto che la loro mamma, Franca, è morta in tre mesi per un melanoma a soli 55 anni. Anche il compagno Vittorio Garrone si è spaventato: “Era all’estero ed è rientrato subito. È stato fantastico, solare e positivo senza essere banale. Vittorio ha sofferto con me ma senza farmelo vedere, mi ha confidato solo dopo la sua paura. Sapevo di avere un uomo speciale al mio fianco, questa prova è stata un’altra conferma“.
Antonella Clerici ha tolto utero e ovaie “Quanti ormoni ho assunto per rimanere incinta”
Sulla rimozione delle ovaie Antonella Clerici ha poi detto:
Fosse successo anni fa, sarebbe stato un dramma perché non avrei avuto mia figlia e chi mi segue sa quanti medici ho girato e quanti ormoni ho assunto per riuscire a restare incinta. Adesso, a che mi servono le ovaie?
Tra l’altro ho dovuto firmare il consenso a togliere anche l’utero, casomai ce ne fosse stato bisogno.
Antonella Clerici protetta da Carlo Acutis?
Antonella Clerici ha anche ammesso che a fine mese andrà due giorni ad Assisi
a portare la mia preghiera a Carlo Acutis, il ragazzo di 15 anni beatificato nel 2020.
Pochi giorni prima di aver saputo di avere un problema di salute, Carlo mi compariva ogni volta che aprivo il telefono per navigare, di continuo.
Prima dell’intervento ho pregato lui perché sono religiosa, anche se non frequento la Chiesa. Ebbene, dopo che tutto è andato per il meglio, Carlo è scomparso e se voglio rivedere il suo profilo, devo fare una ricerca.
Non grido al miracolo, ma sono sicura che ci sono persone di fede, o di cuore o con poteri speciali – non saprei come definirle – che nei momenti di crisi sanno starti accanto. Per questo voglio ringraziarlo di persona
Carlo Acutis: chi era e perché è famosa la sua storia
Carlo Acutis (Londra, 3 maggio 1991 – Monza, 12 ottobre 2006) è stato un giovane italiano, oggi venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
Tra le sue grandi passioni spiccava l’informatica, che Carlo Acutis utilizzava come strumento per diffondere e testimoniare la fede, creando siti web dedicati a questo scopo. Da quando è stato beatificato, i media hanno iniziato a ipotizzare che potrebbe diventare il futuro patrono di Internet, e uno dei suoi attributi è il personal computer.
Nel 2006, a soli 15 anni, Carlo fu colpito improvvisamente da una leucemia fulminante, che lo portò via in appena tre giorni.
Il miracolo di Carlo Acutis
Il 10 ottobre 2020, Carlo Acutis è stato beatificato da Papa Francesco. Il miracolo che ha portato alla sua beatificazione riguarda la guarigione di Matheus, un bambino brasiliano di sei anni affetto da pancreas anulare, una rara malformazione congenita che normalmente richiederebbe un intervento chirurgico per essere corretta.