Ho smesso di mangiare il pane confezionato e ti spiego perché

Il pan bauletto, o pane per toast, è un prodotto pratico e versatile, ma negli ultimi tempi ho deciso di eliminarlo dalla mia alimentazione.

I motivi sono legati agli ingredienti utilizzati nella produzione di questo genere di pane confezionato e ai trattamenti che subisce per garantire una lunga conservazione.

In questo articolo, esplorerò le ragioni per cui ho fatto questa scelta.

Quali sono gli ingredienti del pan bauletto?

Il pan bauletto è un tipo di pane morbido e preconfezionato, spesso utilizzato per preparare toast e sandwich.

Tra gli ingredienti principali troviamo farina di grano, acqua, lievito, zucchero e sale.

Tuttavia, per mantenere il prodotto soffice e fresco per lunghi periodi, vengono aggiunti conservanti e altri additivi come oli vegetali, emulsionanti e zuccheri aggiunti.

Questi ingredienti possono compromettere la qualità nutrizionale del pane rispetto a quello fresco.

Pan Bauletto trattato con alcool etilico: a cosa serve?

Hai mai notato quella leggera puzza di alcol quando apri un pacchetto di pan bauletto fresco? Quella è l’evidenza di un trattamento che il pane subisce per mantenersi morbido a lungo e proteggerci dalle muffe.

L’alcol etilico, o etanolo, viene infatti spesso spruzzato all’interno delle confezioni prima della chiusura per prevenire la formazione di muffe e batteri.

Questi microorganismi, in un ambiente umido come quello del pan bauletto, prolifererebbero rapidamente se non fossero tenuti a bada. L’alcol etilico inoltre aiuta a prolungare la durata del prodotto, mantenendolo morbido e apparentemente fresco per settimane o addirittura mesi.

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Alcol etilico nel pan bauletto: è pericoloso per la salute?

L’uso di etanolo nel pan bauletto è strettamente regolamentato.

Secondo la normativa, i prodotti trattati con alcol etilico non possono contenere altri tipi di additivi antimicrobici, e la presenza dell’alcol deve essere chiaramente indicata sull’etichetta.

L’alcol etilico utilizzato nel pan bauletto evapora rapidamente e, in teoria, non dovrebbe lasciare residui significativi. Tuttavia, la presenza di questo trattamento ha sollevato dubbi tra i consumatori.

Sebbene non ci siano prove scientifiche che l’alcol etilico sia dannoso nelle quantità utilizzate per il pane, la mia preoccupazione riguarda l’esposizione continua a questo tipo di conservanti, oltre che al sapore artificiale che può conferire al pane.

Perché non mangio più il pan bauletto (o pane per toast)?

Non mangio più il pan bauletto perché, nonostante sia pronto all’uso ed economico, è molto difficile fare una scelta consapevole: è difficile trovare un pane che non contenga zuccheri, abbia molte fibre e che abbia farine poco raffinate.

Uno dei principali problemi è infatti l’alto contenuto di zuccheri presenti nel pan bauletto. Molti marchi aggiungono zuccheri per migliorare il gusto e prolungare la conservazione. Tuttavia, questo porta a un consumo inconsapevole di zuccheri che, sebbene non percepibili al palato, possono contribuire all’aumento dell’apporto calorico giornaliero, influenzando negativamente la salute, soprattutto se consumato regolarmente.

Come si conserva il pan bauletto?

Se decidi comunque di consumare il pan bauletto, è importante conservarlo correttamente per evitarne il deterioramento. Dopo l’apertura, è consigliabile tenerlo in un luogo fresco e asciutto, ben sigillato nella sua confezione o in un contenitore ermetico. In alternativa, puoi congelarlo in porzioni per preservarne la freschezza.

Tuttavia, dopo aver riflettuto sui trattamenti che subisce e sugli ingredienti che contiene, ho deciso di privilegiare il pane fresco o fatto in casa, che offre una maggiore garanzia di qualità e genuinità.

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